SuperOtium è un hotel e residenza per artisti. Il progetto di interni cerca di realizzare una mediazione tra diverse tematiche nate dalla riflessione sulla condizione del viaggiatore e sulla connotazione di uno spazio di sosta.
Gli elementi del progetto, infatti, prendono spunto da una duplice natura, fissa e mobile, radicata e fragile, tradizionale e neutrale, la stessa del viaggiatore, e danno vita ad un panorama di interventi che valorizzano il senso del tempo, l’esperienza del domestico, la contaminazione. SuperOtium propone un tipo di accoglienza capace di creare un senso di appartenenza al luogo ma allo stesso tempo far percepire la permanenza come un’esperienza sensibile e personale.
Il confine tra ambiti differenti, sia fisici che relazionali, è reso evidente dagli interventi nelle soglie, nelle imbotti delle finestre, nelle pareti divisorie tra bagno e stanza, tra interno ed esterno, tra ambito pubblico e privato all’interno dell’ambiente stesso; con l’obiettivo di sottolineare i differenti gradi di privacy, i rapporti di controllo visivo, le diverse qualità̀ fisiche che influenzano il modo di stare in un determinato ambiente.
La storia dell’edificio e la stratificazione delle preesistenze, costituiscono un valore per il progetto, introducono la dimensione del tempo nella percezione degli spazi e diventano le tracce su cui si innestano gli elementi necessari alla nuova funzione che si insedia.